Set 05 2008

Tentata Truffa: è importante fare la segnalazione o denuncia

Scritto da il 12:49 in e-life Stampa Articolo Stampa Articolo

Mi è capitato spesso di parlare di truffe e di tentata truffe on-line.  Ogni volta che ho avuto il sospetto della truffa, oltre che parlarne qui, ho sempre fatto la segnalazione o la denuncia alle autorità competenti.

Il fatto di parlarne sul blog mi permette di scambiare informazioni con altri e di ‘chiarire’ la posizione del proponente. Fare la segnalazione/denuncia è invece un dovere civile.

Non può quindi che farmi piacere leggere questa notizia:

Il Garante della concorrenza e del mercato ha inviato ai pm di Roma la documentazione
sui messaggi ingannevoli di alcune società, che offrono spazio gratuito ma fanno pagare

Gli inganni delle guide online. L’Antitrust investe la Procura

Centinaia di segnalazioni di imprenditori e istituzioni pubbliche che hanno ricevuto fatture da mille euro. I ripetuti richiami dell’Autorità non hanno bloccato il fenomeno

La prossima volta che ricevi una comunicazione ‘strana’, una fattura non richiesta o una pubblicità sospetta, dedica 5 minuti del tuo tempo e segnala il fatto! SERVE!

17 commenti

17 Risposte a “Tentata Truffa: è importante fare la segnalazione o denuncia”

  1. francescaon 15 Set 2008 at 14:44

    Buongiorno,

    a chi e come posso denunciare l’ennesima richiesta di pagamento da pagine.it?
    grazie

  2. Andreaon 15 Set 2008 at 15:03

    @Francesca
    I reati (o presunti tali) commessi on-line sono generalmente di competenza della Polizia Postale ma nessuno ti vieta di sporgere denuncia alla più vicina Stazione dei Carabinieri.
    Presenta la tua denuncia.. mi sa che sarai in buona compagnia!

  3. PAMELAon 21 Nov 2008 at 13:46

    buongiorno, anche la mia ditta ha rivevuto una fattura di pagine.it e continuano ad oggi a telef per il mancato pagamento della stessa.
    Come si può accettare un contratto telefonico senza comunicazione scritta timbrata e firmata dal titolare?
    è un contratto nullo che non ha validità…
    è una truffa….
    non dategli retta…

  4. Andreaon 21 Nov 2008 at 15:30

    Come si può accettare un contratto telefonico senza comunicazione scritta timbrata e firmata dal titolare?
    è un contratto nullo che non ha validità…

    Pamela, i contratti telefonici sono validissimi a condizione che siano rispettate delle regole ben precise.
    Se ti dicono che hanno il tuo consenso telefonico e che hanno la registrazione, è tuo diritto chiederne copia integrale…. hai già provato a chiederla? 😉

    Comunque, per non saper leggere e scrivere (non tutti hanno responsabile ufficio legale) ti ricordo che, ritenendo che il servizio non sia stato da te richiesto, hai

    facoltà di opporsi in ogni tempo e con qualsiasi mezzo ad una fornitura non richiesta ai sensi dell’art. 3 e dall’art. 57 del Codice del consumo

  5. Persona Molto Informataon 04 Gen 2009 at 16:30

    Ciao Andrea, complimenti per il blog, ovviamente per quello che ti scrivero’ attualmente preferisco rimanere “anonimo”, ma conosco i tizi mooolto da vicino oramai da anni, e non capisco come ad oggi non siano in nessun modo stati puniti, continuano a truffare la gente, a fare la bella vita, mentre la gente onesta deve continuare a sudare e lottare contro questi “esseri”.

    Contattami se vuoi in privato, ho molte informazioni al riguardo… e ben felice di divulgarle!

  6. Andreaon 04 Gen 2009 at 16:54

    i miei recapiti sono pubblici
    Se hai qualche informazione concreta, puntuale e verificabile che può essere d’aiuto a molti, sono a disposizione

  7. stellinaon 30 Gen 2009 at 23:05

    …e bravi….
    Ma soprattutto bravo alla persona moooooolto informata!!!!!!
    ..eh,eh,eh….non si ruba a casa di ladri…e non si fanno queste sciocchezze tra chi lavora su web…
    Accidenti a quell’IP….!!!
    P.S.
    Sei fottuto….

  8. Persona Molto Informataon 31 Gen 2009 at 15:37

    certamente Andrea, ti contattero’ questi giorni…
    In quanto al post di stellina, ti riferivi a me?

  9. alessandroon 28 Mar 2009 at 20:54

    salve non so se mi sono rivolto alle persone giuste, ma per favore aiutatemi, un po’ di tempo fa ero in una pausa di lavoro e sono andato a cercare su internet qualche foto di tatuaggi e mi sono imbattuto in questo sito “tatuaggifantasy” dove pero’ per vedere qualche piccolo disegno tra l’altro di dubbio gusto mi hanno chiesto la registrazione, io forse inconsapevolmente mi sono registrato e accettato obbligatoriamente le condizioni senza farci troppo caso. ieri a distanza di 20 giorni mi arriva una mail con una “pseudo fattura di 70 euro da pagare poiche’ dicono l’oro mi sono abbonao per sei mesi al loro sito……ma e’ una cosa regolare? devo pagare o no!! mi sembra una stupidaggine pagare per niente….vi prego fatemi sapere al piu’ presto. grazie

  10. Mauroon 02 Apr 2009 at 12:09

    Ebay, protegge solo i venditori!

    Sono, anzi ero, un utente di Ebay. La mia registrazione sul sito risale ad inizio del 2008. In poco più di un anno ho effettuato su Ebay 4 acquisti, non molti rispetto ad altri utenti, ma comunque tutti andati a buon fine, con feedback positivi sia per acquirente che venditore. Cosa è un feedback? Per chi non conosce Ebay, il sistema dei feedback permette (in teoria) di garantire sia l’acquirente che il venditore. Infatti, a transazione conclusa, l’acquirente rilascia un feedback positivo se il prodotto ricevuto è conforma a quanto indicato nell’annuncio di vendita, viceversa, rilascia un feedback negativo se se il prodotto non è conforme (esempio se è danneggiato, non funzionante o diverso da quelli descritto nell’annuncio). Allo stesso modo, il venditore rilascia un feebback positivo se l’acquirente è stato puntuale con il pagamento, negativo se non lo è stato.
    Esistono poi i feedback neutri se acquirente o venditore non si ritengono soddisfatti della transazione, ma non per motivi particolarmente gravi (esempio ritardo nella spedizione, difficoltà nei contatti tra le parti, ecc….).
    Tutto questo, come dicevo, dovrebbe garantire transazioni serene per entrambe le parti.
    In realtà non è così!
    Vi racconto la mia storia.
    Il 6 marzo 2009 faccio il mio quinto acquisto su ebay, un accessorio per play station. Il venditore è il negozio “vendilo-pompei” di Napoli. La transazione si conclude regolarmente, tanto che il giorno dopo effettuo il pagamento dell’oggetto tramite bonifico bancario on-line.
    Comunico subito al venditore l’avvenuto pagamento e gli invio a mezzo e-mail la copia dell’attestazione di pagamento. Il 10 marzo 2009, ricevo dal venditore una e-mail nella quale mi conferma di aver avuto l’accredito del denaro e che provvederà subito alla spedizione della merce. Venerdì 13 marzo un corriere mi consegna la merce acquistata. Essendo assente il fine settimana, solo lunedì 16 marzo, in serata, riesco a provare il mio nuovo acquisto. Che sorpresa…..non funziona. Provvedo subito a segnalare al venditore, a mezzo e-mail, che la merce non funziona. La mattina del 17 marzo, il venditore mi risponde che non è colpa sua, ma l’oggetto lo ha acquistato a sua volta da una terza persona. Mi invita pertanto a contattare telefonicamente il precedente proprietario. Compongo il numero datomi dal venditore e parlo con una donna, la quale mi risponde, giustamente, che non sono fatti suoi, l’oggetto lei lo aveva venduto al negozio on-line. Comincio ad innervosirmi e ricontatto, sempre per e-mail, il negozio “vendilo-pompei, il quale un po’ seccato mi risponde di rimettere tutto nella scatola e di aspettare, l’indomani mi avrebbe dato indicazioni per la restituzione ed il rimborso (ovviamente del solo oggetto e non delle spese di spedizione da me sostenute). Passano i giorni e del venditore nessuna notizia. Il 23 marzo ricontatto io il venditore a mezzo e-mail e gli sollecitando il rimborso dell’oggetto. Il 24 marzo ricevo una e-mail dal venditore nella quale mi dice che non aveva capito, era convinto che avessi risolto tutto con il precedente proprietario……… Resto senza parole….. Gli rispondo subito che ero in attesa di sue notizie per la restituzione della merce, ricordandogli la sua e-mail del 17. Il 24 marzo, visto che non ho ottenuto ancora nulla, ormai cosciente di aver preso una fregatura, decido di lasciare un feedback negativo al venditore “vendilo-pompei”….in questo modo, penavo, eviterò ad altri di fare la mia stessa fine.
    Sorpesa……dopo meno di 2 ore Ebay mi contatta dicendo che il venditore ha aperto nei miei confronti una controversia dicendo che non ho pagato l’oggetto acquistato. Pazzesco…. Incredulo per quanto sta accadendo, rispondo subito a ebay via e-mail, spiegando che l’oggetto è stato da me regolarmente pagato. Aggiungo che posso inviare loro l’attestazione di pagamento e la e-mail del venditore nella quale mi conferma il ricevimento del bonifico. Faccio notare a Ebay inoltre, che è al quanto strano che un venditore spedisca la merce prima di aver ricevuto i soldi….ancora più strano che lamenti il mancato pagamento solo dopo 18 giorni dalla chiusura della vendita, guarda caso proprio dopo aver ricevuti il mio feedback negativo.
    Verifico l’archivio feedbak del venditore (l’avrei dovuto fare prima di acquistare) e scopro che ci sono altri 16 giudizi negativi per la vendita di merce non funzionante ed almeno altrettanti neutri.
    Comincio allora una accesa discussione con Ebay, che non mi sembra alquanto interessata all’accaduto. Ricevo e-mail dal loro ufficio sicurezza (ridicolo!!!) che mi invita a provvedere subito al pagamento dell’oggetto……Capisco allora che non hanno letto una sola parola della mia spiegazione dei fatti, non gli importa niente di quanto è accaduto (e lo chiamano ufficio sicurezza!!!)….. Ma non è finita qui, sempre l’ufficio sicurezza di Ebay il 27 di marzo mi scrive dicendo che risulta un errore nella mia iscrizione al loro sito (notare….fatta un anno prima), in quanto ho omesso di inserire il mio numero di telefono. Per questo grave motivo, se non provvedo ad aggiungere il dato entro 48 ore, verrò cancellato dal Ebay.
    Ci crediate o no, sono stato cancellato dal sito, mentre il venditore truffatore continua ad operare indisturbato. Non solo, Ebay ha anche pensato bene di eliminato il mio feeddbak negativo rilasciato al venditore, in modo che non resti nessuna traccia del fatto. Questo si chiama garantire la sicurezza….si, ma solo del venditore!!!

    Scrivo allora a ebay, lamentandomi del fatto che hanno “eliminato” un acquirente perchè non ha indicato il numero di telefono all’atto dell’iscrizione, ma non hanno mosso un dito per un venditore reo di aver truffato almeno 16 persone…..ma dove è allora la sicurezza di acquistare su Ebay? Non solo, hanno anche rimosso un giudizio negativo, che doveva servire agli altri acquirenti per valutare il venditore.
    Scopro inoltre che nello stesso giorno in cui ho lasciato il mio feedback negativo al venditore, un altro acquirente ha fatto lo stesso per aver ricevuto, guarda caso anche lei, un oggetto che non funzione.
    SCANDALOSO…….ma d’altronde cosa ci dobbiamo aspettare noi poveri acquirenti..….Ebay guadagna sulle transazioni effettuate sul suo sito, pertanto quello che interessa a Ebay non è certo garantire la sicurezza degli acquirenti (quelli possono pure pagare di tasca propria), ma garantirsi il maggior numero di profitti. Per farlo ricorre persino alla pulizia delle “fedine penali” dei venditori truffatori in modo tale che possano continuare ad operare indisturbati. Preferiscono invece eliminare quegli acquirenti che denunciano il sistema…..DELLA TRUFFA LEGALIZZATA!!!!!

  11. persona (molto) informataon 03 Apr 2009 at 17:42

    allora stellina, ora che sono usciti sulle iene non hai nulla da dire?

  12. Andreaon 11 Lug 2009 at 20:43

    ecco perché serve:

    per cui giornalmente continuano a pervenire nuove denunce da ogni parte d’Italia, di imprenditori indotti fraudolentemente a pagare un servizio di pubblicità on line non richiesto, promosso e realizzato da Pagineit

    Vedi: http://tinyurl.com/lmcxus

  13. fabrizioon 15 Mar 2010 at 20:00

    Salve! sono stato truffato da una ragazza escort….Helena top Class

    sul sito: http://www.topclass-escort.com

    ho pagato la somma di euro 800 per trascorrere un paio di ore in sua compagnia…ma i dpo un paio di giorni che gli avevo mandato i soldi! non si è piu fatta sentire!

    quindi attenti a questo sito di ragazze escort…e soprattutto a questa “HELENA TOP CLASS ESCORT” sono dei truffatori professionisti!

    Fabry 😉

  14. mario serraon 17 Mag 2010 at 22:33

    Una vittima della ex CARIPLO, denuncia
    !!! sono strozzato dalla ex cariplo !!!

    da quando ho perso il lavoro nel 1978 sono strozzato dalla ex cariplo ora San Paolo di Torino, ho provato a chiedere aiuto a tutti, compreso il Presidente della Repubblica, ma senza mai ricevere alcuna risposta, nel 2000 ho perso la casa dove abitavo ed oggi mi sta strozzando la ex CARIPLO per rate di mutuo residue di 4.000.000 di lire non pagate dal 1998, credito ceduto prima ad una finanziaria CASTELLO aumentando il debito iniziale di 12.000 euro e successivamente alla ITALFONDIARIA con un aumento di 16.000, euro, ribadisco un residuo mutuo di lire 4.000.00 milioni del 1998 trasformato dalla ex CARIPLO in 12.000,0 euro ora la ITALFONDIARIA mi ha richiesto la somma di 42.000,0 euro con il pignoramento della mia casa, ho chiesto a diversi avvocati di assistermi ma senza risultato.
    Sono andato a parlare con il funzionario della Ex CARIPLO a Sassari in Via Pasquale Paoli, dichiarandomi in malo modo che il mio mutuo e stato cartolarizzato e della mia richista non possono fare nulla, ho quindi inviato una raccomandata per richiedere tutta la situazione del mio mutuo, da sono ormai trascorsi due mesi e nulla si è visto. Con la stessa banca Ex CARIPLO avevo anche un prestito personale originario di 20.000.000 milioni di lire, di cui ho versato circa 15.000.000 di lire, anche qui ho chiesto di avere per iscritto tutta la situazione analitica debitoria, inviando anche raccomandata alla BANCA D’ITALIA – Servizio Vigilanza, rispondendomi che non è loro competenza, ora per questo saldo di c/c residuo chiedono 36.000,0 euro. Le CHIEDO e DOMANDO quando ha fine lo strozzinaggio delle banche ?. Ho telefonato più volte alla ITALFONDIARIO SPA di Milano Sig: Monterosso, per trovare un accordo, ma con la loro arroganza non si riesce a risolvore nulla, ho avuto modo di avere una risorsa finanziaria da mia cugina di 20000 euro ma alla mia richiesta mi hanno risposto che loro anno un bene pignorato per valori maggiori. E’ VERGOGNOSO il fatto che in questo modo sia negata a tutti la possibilità di riscattarsi da questo sistema delle banche, perchè essendo iscritto alla centrale rischi come cattivo pagatore, si perde la credibilità per accedere al credito e ti mettono in condizione di non fare nulla per sanare la tua situazione. Le domando, un cittadino che cade in questa situazione e vuole avere la possibilità di riscattarsi a chi si deve rivolgere? si legge nei giornali che si rischia di finire in mano degli strozzini (certamente non sarà la mia scelta) ma in occasioni di questo tipo ora capisco che per avere l’opportunità di pagare il debito si rischia di andare dagli strozzini. Ho chiesto a diverse banche di avere la possibilità di avere un prestito di 30.000 euro per sanare questa faccenda, ma tutti rispondono che non hanno strumenti finanziari per offrire a persone che sono in questa situazione.
    Le faccio presente che tutto questo si è manifestato dopo il mio licenziamento da una società privata, perdendo d’apprima la prima casa acquistata con mutuo prima casa, ora sto perdendo anche la palazzina di proprietà della mia famiglia da oltre 300 anni, le chiedo di intervenire direttamente per cercare di risolvere problemi come il mio grazie.
    Per tutto quanto sia necessario, documenti in mia proprietà, sono a Sua completa disposizione

  15. Popa75on 15 Giu 2010 at 19:11

    e quando ad essere truffato è il venditore?

    Un cliente ha effetuato un ordine sul nostro sito ecommerce, scegliendo la modlaità di pagamento bonifico anticipato. Il giorno dopo ci arriva via fax una contabile di bonifico home banking con i dettagli del bonifico effettuato…

    Il cliente ci chiama e ci chiede se possiamo fargli la cortesia di spedire la merce perché ha un pochino di urgenza.

    Visto che si trattava di una cifra bassa, circa 60 euro, lo abbiamo accontentato…ma dell’accredito non c’è stata più alcuna traccia…contattiamo via email il cliente dopo una settimana informandolo…nessuna risposta.
    Attendiamo ancora qualche giorno e lo contattiamo telefonicamente…il cliente si è anche scocciato e offeso per le continue richieste, dicendo che l’home banking non funziona e che appena ha fatto le sue cose, FORSE, ci paga…

    Chi tutela i venditori?

  16. Ennioon 03 Lug 2010 at 13:37

    Il fatto è che uno non ha tempo per passare i giorni in coda negli uffici pubblici invece di andare a lavorare. Spesso basterebbe che ci fosse la possibilità di fare segnalazioni alle autorità, ma questo non troverebbe personale per gestirò e spesso non ci sono neppure abbastanza di quelli che ci capiscono a sufficienza e allora “per sicurezza” ti impediscono di postare e di informare gli altri se non di organizzare azioni.
    L’unica volta che sono andato è stato per sentirmi dire che faccio male a usare Internet per acquisti. Da allora (più di due anni) nulla più.

  17. Laura Orsinion 29 Ago 2010 at 17:45

    L’illegalità che macchia la buona editoria: accade a Torino

    Questo articolo che sto per scrivere vorrei fosse d’aiuto per molte persone, giovani e non, che si trovano nella mia stessa situazione e vivono quotidianamente nella precarietà per colpa di datori di lavoro disonesti, false promesse lavorative, sfruttamento e violazione dei propri diritti.
    Combattere tali illegalità è possibile se tutti insieme si sporge denuncia e si fa informazione.

    Sono un grafico ed aspirante giornalista che ha lavorato fino a giugno per una casa editrice torinese, la E.C. di B.L. (finchè vi saranno novità circa la causa in corso evito di fare nomi, ma li comunicherò privatamente a chi ritiene di conoscere le illegalità di tale pseudo-casa editrice), occupandomi dell’ impaginazione di un settimanale free-press distribuito in Piemonte e Lombardia, realizzando per esso una nuova grafica e curando vari contenuti. Ho deciso di denunciare pubblicamente l’accaduto per l’assoluta necessità di ottenere giustizia e proteggere altre potenziali vittime.
    Tutto sembrava perfetto, ma è bastato poco tempo affinchè scoprissi atteggiamenti non professionali da parte dell’editrice e di persone a lei legate. Ho subito mobbing e sfruttamento, sono stata raggirata con la stipula di un contratto di “prova” che ho scoperto non avere alcun valore legale. Ho fatto straordinari per questa testata e sono stata sottopagata (lavoravo dalle 9 del mattino alle 19-20 di sera, una sera addirittura fino alle 21). Mi fu promesso un contratto rinnovabile di 6 mesi, sapendo delle mie precarie condizioni economiche e mi venne detto di stare tranquilla, poichè con tale casa editrice sarei “cresciuta professionalmente”.
    Vengo licenziata per ingiusta causa tre giorni prima dello scadere del contratto, (stranamente) dopo aver subito mobbing e minacce da parte del compagno dell’editrice e dopo aver creato con successo una nuova, intera impaginazione per l’edizione di Milano di tale free-press torinese (esce ogni venerdì). A seguito di scorrettezze dell’editrice e situazioni poco limpide (diffamazioni e violazioni della privacy di dipendenti e distributori), mi reco alla Camera di Commercio ed effettuo una visura camerale, dalla quale emergono dati allarmanti: la casa editrice dichiara ben 4 sedi, ma nessuna di quelle operative è dichiarata legalmente; l’editrice opera in una sede fittizia a tutti gli effetti nella quale non paga nulla, poichè favore di alcuni “amici”.
    Il Direttore di testata, contattato per chiarimenti in quanto persona informata sui fatti, nega di esserlo, ma compare ancora sul colophon e presso il suo ufficio non vi è la sede legale dichiarata del settimanale, bensì la sede di un’altra testata da lui diretta. La sede lavorativa, invece, è sprovvista di adeguate misure di sicurezza e di uscite d’emergenza, violando la Legge 626; altra cosa gravissima è il fatto che, dopo essermi recata a denunciare il tutto all’Ispettorato del Lavoro, scopro che tale casa editrice non ha nessuna posizione INPS/INAIL aperta, facendo lavorare in nero i propri “dipendenti”.
    Ho scoperto che molte persone che hanno lavorato li non sono state mai pagate e l’editrice stessa, parlando una volta con me, disse di temere una vertenza sindacale.
    A seguito del mio licenziamento e di tutte queste illegalità sospette, ho quindi depositato denuncia presso la Guardia di Finanza di Torino, presso la CGIL con l’apertura di una vertenza sindacale, presso l’Ispettorato del Lavoro (come ho scritto poche righe fa), presso la Polizia Postale, in quanto tale settimanale pubblica annunci di incontri di prostitute (escort) vietati dalla Legge Merlin contro lo sfruttamento della prostituzione, presso la ASL e, al più presto, presso i Carabinieri, a seguito di diffamazioni di cui sono stata vittima anch’io da parte dell’editrice dopo il mio ingiusto licenziamento.
    Inoltre, sono seguita da un avvocato (con gratuito patrocinio), cosa indispensabile considerati i lunghi tempi della Giustizia Italiana.
    I miei lavori grafici, di cui posseggo i files sorgenti di InDesign e Photoshop, continuano a venire utilizzati indisturbatamente e stampati sotto nome altrui (quello di un amico dell’editrice, il quale venne usato per motivare il mio licenziamento, sostenendo che mi sarebbe subentrato, quando invece in realtà venni liquidata poichè l’editrice non aveva soldi per pagarmi ed intanto quella persona lavora da anni altrove).
    Ho dimenticato di aggiungere che tale free-press torinese dichiara di stampare ben 20.000 copie (talvolta addirittura 200.000), ma in realtà da altri controlli da me eseguiti presso rispettabili istituzioni si è scoperto stamparne solo 2000. C’è una bella differenza, dato che testate del calibro de La Stampa o Repubblica stampano rispettivamente 400.000 e 473.788 copie! Immaginatevi se un qualsiasi neonato e sconosciuto settimanale senza arte nè parte potrebbe eguagliare i risultati di giornali così prestigiosi, soprattutto in tempi così brevi.
    Cosa molto grave, all’interno di esso vengono pubblicati punti di distribuzione su Torino e zone limitrofe INESISTENTI: mi sono recata in tali punti (generalmente bar) per informarmi ed almeno su Torino nessuno lo conosce o ha mai avuto a che fare con il loro staff, rimanendo ovviamente stizziti nel sapere che vi sia qualcuno che utilizzi il loro nome senza alcuna autorizzazione.

    Ho cercato quindi di contattare persone che ho saputo essere state raggirate da questa casa editrice in quanto non percepivano pagamenti a fronte del lavoro regolarmente svolto, ma ho scoperto che molte di esse conoscono l’editrice e per amicizia (o insensatezza) stanno facendo un doppio gioco, ovvero fingono di essere dalla parte di chi ha subito e sta denunciando, salvo poi continuare a sentire la stessa e riferirle quanto detto per organizzare nuovi, insensati, “piani d’attacco” verso persone che realmente sono vittime di tutta questa vicenda.
    Questa è solo una delle tante illegalità compiute da questa fantomatica casa editrice, le altre sono il far chiamare gli ex dipendenti licenziati con numero anonimo o meno da alcuni loro “amici”, al fine di estorcere confessioni e molto altro ancora.

    Per concludere, questa editrice è conosciuta a Torino ed Asti per via di altre illegalità (io non potevo saperlo poichè sono residente a Torino da soli 5 mesi) commesse in passato, anche ai danni di altre persone ed aziende.

    Non ho fatto nomi in quanto vi sono cause legali in corso da parte mia e, da quanto mi risulta, da parte di altri ex dipendenti e finchè non vi sarà una sentenza definitiva non intendo espormi, ma mi rendo disponibile per chiunque voglia saperne qualcosa di più. Tutto ciò da me scritto è bene precisare che corrisponde a quanto emerso da visure, denunce, testimonianze personali e altrui, pertanto è lecito informare poichè non sussiste diffamazione alcuna, bensì solo certezze documentali e legali.
    Sarò ben lieta di fornire ulteriori informazioni, laddove mi sia possibile farlo, per mettere le persone in guardia da tali illegalità e fare divulgazione.

    La Giustizia è lunga, ma se si riesce a bloccare queste persone impedendogli di raggirare clienti e fornitori pubblicitari saremo riusciti veramente a fare un pò di pulizia nel mondo dell’editoria, anche perchè tali individui mettono in cattiva luce il lavoro di chi questo mestiere lo fa seriamente e da molti anni, pagando regolarmente i propri dipendenti, avendo una buona distribuzione, offrendo seri contenuti e rispettando le Leggi dello Stato Italiano.

    Desidero precisare che per colpa di tale casa editrice mi ritrovo adesso disoccupata ed in condizioni economiche DISASTROSE in una città economicamente sfinita come Torino: una città che racchiude in se arte, cultura, avanguardia tecnologica ed industriale e che meriterebbe di essere rivalutata ed aiutata a riemergere dalla crisi economica; malgrado i miei contatti con testate locali e nazionali e l’invio di candidature giornaliero non riesco a trovare occupazione, neanche a livello di collaborazioni retribuite (anche a poco) che mi permettano non solo di “sopravvivere”, ma di coronare il mio sogno ed entrare a tutti gli effetti nel mondo del giornalismo ed eventualmente mettermi in proprio, diventando un free-lance.
    Per farlo bisogna poter collaborare con testate e case editrici che permettano di scrivere un certo numero di articoli retributi nell’arco di un biennio (per ulteriori informazioni è possibile consultare le FAQ sul sito dell’Ordine dei Giornalisti, visionabile al seguente link: http://www.odg.it/faq/10.

    Sono avvilita ed ormai anche sfiduciata, a soli 27 anni. Spero sempre che qualcuno possa leggere la mia storia, il mio blog ed aiutarmi ad aprire le ali e spiccare il volo in questo settore, perchè so di avere le capacità giuste e la voglia di emergere, pertanto se da queste parti qualche editore o giornalista mi leggesse, chiedo solo un piccolo aiuto: mettersi in contatto con me e darmi una possibilità. La precarietà uccide ogni giorno centinaia, migliaia di persone, per lo più giovani come me.
    Se vogliamo aiutare l’economia a riprendersi bisogna tornare ad assumere e rendersi disponibili ad offrire occasioni lavorative e tirocini per i nostri ragazzi, al fine di aiutarli a maturare le opportune esperienze che potranno aprire loro molte strade. Sono dell’idea che i soldi ci siano, ma vengano adoperati male oppure non si voglia adoperarli per paura di mettersi in gioco o avarizia. Non lamentiamoci se persone come me “fuggiranno” all’estero, in cerca di un futuro che qui in Italia è attualmente precluso.

    Laura Orsini

    email: laura.orsini_2010@yahoo.it

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