Gen
05
2011
Dove: www.dreamhost.com
Con: Notebook
Da: ufficio
Pagamento: PayPal
DreamHost
DreamHost Web Hosting offre servizi di hosting e registrazioni domini ad un ottimo prezzo. Per la modica somma di 119,40 USD (poco più di 90,00 Euro) si acquista una registrazione di dominio, spazio web illimitato, banda illimitata, database illimitati, utenti illimitati, dominii illimitati (di II e II livello, gestione completa dei DNS, posta illimitata etc etc etc.
L’assistenza è veloce, puntuale e sempre disponibile.
Ci sono poi una serie di servizi gratuiti (come la 1-click-install di WordPress, Joomla etc) e a pagamento che sinceramente neanche conosco! 😉
Lo uso dal luglio 2008… mai avuto un problema e anzi, rispetto ad altri servizi professionali da qualche migliaio di euro, con dreamhost mi sento addirittura un cliente coccolato.
Ottimo per chi come me smanetta con tanti dominii
Giu
30
2010
La camera di Commercio di Milano ha reso pubblica la rielaborazione dei dati di registro imprese 2009 e primo trimestre 2010 (qui la notizia)
Dai primi dati parziali si può affermare:
– che l’e-commerce gode di buona salute e che le aziende lo vedono sempre più come canale di vendita da utilizzare;
– che l’offerta è comunque ancora molto limitata;
– che l’e-commerce diretto fa ancora (purtroppo) la parte del leone;
– che assisteremo ad una forte crescita dell’offerta nei prossimi 1/2 anni;
Ma quello che più di tutto si può dire è che AICEL rappresenta davvero l’e-commerce Italiano!
Grazie a tutti i merchant che hanno creduto e credono in AICEL e grazie a quanti stanno collaborando alla crescita dell’Associazione Italiana Commercio Elettronico
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Gen
29
2009
Di Pagine.It e delle loro fatture per servizi non richiesti ne ho parlato più volte su questo blog.
Moltissimi i commenti ricevuti (fra tutti i post, i commenti solo su questo blog sono oltre 120), moltissimi gli accessi alle pagine del mio blog (gli accessi per la keyword pagine.it -e le sue varianti- non si contano neanche più) e tantissimi quelli che hanno segnalato il fatto alla Polizia Postale, Striscia la Notizia, Associazioni Consumatori e anche alle Iene. Le segnalazioni inviate a queste ultime sembrano aver dato frutti…
Notizia certa: le Iene di Italia1 si sono interessate della cosa.
In particolare la Iena Mauro Casciari è andata personalmente a verificare la situazione portando con se le tante segnalazioni ricevute e quanto raccolto in rete. Qualche giorno fa si è presentata alla sede di Perugia della società e….
Nei prossimi giorni proveranno a mandare in onda il servizio e intanto chiedono aiuto alla blogsfera. Ricevo da Mauro Casciari:
potete farmi un favorone? SCRIVERE sui vostri Blog che le Iene sono state a trovarli con tante segnalazioni in mano pervenute alla loro redazione, e chiedono di inviare tutto il materiale che i “truffati” vorranno mandare a mauro AT casciari.it prima possibile e comunque non oltre sabato 31 gennaio.
Graditissime altre scansioni di fatture e sarebbe orgasmico avere registrazioni delle telefonate ricevute dai signori, piuttosto che fatte dai truffati ai signori per chiedere spiegazioni.
Garantiamo anonimato assoluto: faremo in modo, come abbiamo fatto con i segnalatori, di coprire ogni riferimento ai singoli, affinchè I signori non possano intraprendere azioni legali. Immagino che nessuno sia veramente in possesso della propria registrazione che dice “sì, sì! Mi faccia pagare 291 euro per trascrivere il mio indirizzo”.
Se hai ricevuto una fattura dalla Pagine.It S.r.l. e ritieni che quanto preteso da questa società sia assolutamente privo di fondamento, se sei sicuro di non aver mai sottoscritto alcun contratto nonostante insistano sul contrario, se sei certo di non aver mai dato il tuo consenso e comunque non hai mai ricevuto la documentazione a conferma di eventuali contratti stipulati telefonicamente, adesso è il tuo momento.
Raccogli tutto quello che hai messo via e (fatture, inviti al pagamento, fax, registrazioni telefoniche, denunce etc ) e mandalo alle Iene entro sabato 31 Gennaio 2009
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Gen
21
2009
Paul The Wine Guy, blogger che ancora non conoscevo, ha avuto una bella pensata: scoprire i mercenari della rete.
Ha pescato in rete 10 nomi di bloggers tendenzialmente puri&crudi – (8 uomini, 2 donne) e chiesto loro “Quanto vuoi per scrivere un articolo sul succo di frutta?”
Il risultato è a dir poco ‘interessante’: tutti i blogger (eccetto Gianluca che invece seguo) si sono resi ‘disponibili’ e le tariffe proposte variano “da una tartina al succedaneo del caviale fino ai 1.500 Euro per articolo”.
La blogsfera ovviamente ha reagito: da una parte i puritani, quelli che gridano allo scandalo, dall’altra quanti sono convinti che in fondo non ci sia nulla di male e che anzi farlo alla luce del sole sia la cosa migliore.
Non mi stupisco delle risposte ricevute dall’esperimento di Paul. E’ già stato dimostrato come i blog influenzino il processo d’acquisto e sarebbe assurdo pensare che i bloggers consapevoli del loro ‘valore’ non approfittino delle opportunità offerte dal mercato.
Mi stupisco invece dell’ingenuità di quanti credono(?) ancora che in rete sia tutto spontaneo e naturale (magari poi sono gli stessi che pubblicano le impressioni di un prodotto mandatogli in prova…)
Essere in rete non significa essere in un altro mondo. La rete è solo una parte dello stesso mondo dove vivono e si incontrano le stesse persone, dove si replicano gli stessi comportamenti (a volte ne nascono di nuovi ma sono sempre evoluzioni e adattamenti di altri).
Se nel mondo ‘reale’ esistono i gli articoli redazionali, le markette, i favori e i ‘giornalisti venduti’ perché scandalizzarci se in rete esiste il fenomeno del pay per post.
Lo stesso Paul poi spiega benissimo perché il Pay per Post esiste e lo fa fornendo una risposta ad un commento:
se domani la TIM decidesse di pagare con 10 Euro di ricarica ogni post inerente ad una nuova tariffa si comprerebbe – di fatto – il 90% della blogosfera al costo di una pagina di un quotidiano nazionale in una giornata feriale, con tutti gli annessi del caso (aumento PR, traffico ecc.), e probabilmente un ritorno d’immagine ben superiore di una spocchiosa 4 di copertina a colori sulla Stampa
Gen
13
2009
Shotcode non ha mai preso piede mentre Microsot Tag parte adesso.
Roberto mi dice che il successo è solo una questione di ‘timing’….
Mha vedremo, per ora rispolvero il mio shotcode e lo metto vicino al nuovo Microsoft Tag:
Gen
12
2009
L’attività continua di pirateria nel Golfo Di Aden, ha comportato e comporta costi addizionali per tutti gli armatori che attraversano questo tratto d’acqua vitale, in termini di più alti premi di assicurazione, costi di carburante e compensazione agli equipaggi di bordo.
Pertanto tutte le compagnie marittime hanno deciso che verrà introdotto un costo aggiuntivo alla voce “Piracy Risk Surcharge”, con effetto dalla data di imbarco del prossimo 15 Gennaio 2009, per tutta la merce in transito dal Golfo di Aden.
Questo costo aiuterà gli armatori a migliorare la sicurezza delle navi e la sicurezza delle consegne delle merci dei clienti.
Dic
21
2008
Non credo che ci sia nessuno in quest’aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro.
Craxi – 3 luglio 1992
Di seguito la trascrizione dell’intervento:
In quest’aula e di fronte alla Nazione io penso che si debba usare un linguaggio improntato alla massima franchezza. Bisogna innanzitutto dire la verità delle cose e non nascondersi dietro nobili e altisonanti parole di circostanza che molto spesso e in certi casi hanno tutto il sapore della menzogna.
Si è diffusa nel Paese, nella vita delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni una rete di corruttele grandi e piccole che segnalano uno stato di crescente degrado della vita pubblica.
Uno stato di cose che suscita la più viva indignazione, legittimando un vero e proprio allarme sociale e ponendo l’urgenza di una rete di con-trasto che riesca ad operare con rapidità ed efficacia. I casi sono della più diversa natura, spesso confinano con il racket malavitoso, e talvolta si presentano con caratteri particolarmente odiosi di immoralità e di asocialità.
Purtroppo anche nella vita dei partiti molto spesso è difficile individuare, prevenire, tagliare aree infette sia per la impossibilità oggettiva di un controllo adeguato, sia talvolta per l’esistenza ed il prevalere di logiche perverse.
E così all’ombra di un finanziamento irregolare ai partiti e, ripeto, al sistema politico, fioriscono e si intrecciano casi di corruzione e di concussione, che come tali vanno definiti, trattati, provati e giudicati.
E tuttavia, d’altra parte, ciò che bisogna dire e che tutti sanno del resto, è che buona parte del finanziamento politico è irregolare od illegale.
I partiti, specie quelli che contano su apparati grandi, medi o piccoli, giornali, attività propagandistiche, promozionali e associative, e con essi molte e varie strutture politiche operative, hanno ricorso e ricorrono all’uso di risorse aggiuntive in forma irregolare od illegale.
Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest’aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro. E del resto andando alla ricerca dei fatti, si è dimostrato e si dimostrerà che tante sorprese non sono in realtà mai state tali.
Per esempio, nella materia tanto scottante dei finanziamenti dall’estero sarebbe solo il caso di ripetere l’arcinoto “tutti sapevano e nessuno parlava”.
Un finanziamento irregolare ed illegale al sistema politico, per quanto reazioni e giudizi negativi possa comportare e per quante degenerazioni possa aver generato non è e non può essere considerato ed utilizzato da nessuno come un esplosivo per far saltare un sistema, per delegittimare una classe politica, per creare un clima nel quale di certo non possono nascere né le correzioni che si impongono né un’opera di risanamento efficace ma solo la disgregazione e l’avventura.
Del resto nel campo delle illegalità non ci sono solo quelle che possono riguardare i finanziamenti politici. Il campo è vasto e vi si sono avventurati in molti, come i fatti spero si incaricheranno di dimostrare aiutando tanto la verità che la giustizia.
A questa situazione va ora posto un rimedio, anzi più di un rimedio. E’ innanzitutto necessaria una nuova legge che regoli il finanziamento dei partiti e che faccia tesoro dell’esperienza estremamente negativa di quella che l’ha preceduta. Altre proposte ed altri rimedi sono già sul tavolo. Vi aggiungeremo le nostre, sollecitando un di-battito parlamentare chiarificatore, serio e responsabile, su tutti gli aspetti di questa questione
Dic
21
2008
Forse oggi riusciamo a concludere la maratona regali di Natale. Sarebbe un avvenimento che ci (mi) vedrebbe per la prima volta chiudere la pratica con larghissimo anticipo!
D’aiuto è stato l’e-commerce (molti regali sono stati scelti e acquistati dalla poltrona di casa….. prima o poi apro la categoria e-acqusiti e racconto cosa, dove e come ho comprato on-line) ma sopratutto l’organizzazione di Fabiana! 😀
Sarà una viglia di relax senza corse per negozi? Vedremo!
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Dic
08
2008
IL NUOVO RECORD MONDIALE ASSOLUTO PER UN ARTISTA VIVENTE
Il Hanging Heart (magenta/gold) di JEFF KOONS ha rappresentato il nuovo record mondiale assoluto per un artista vivente. Quest’opera, stimata tra i 15-20 milioni, è stata venduta per 23.561.000 dollari, commissione inclusa. L’opere di Koons è stata acquistata dalla GAGOSIAN GALLERY, una delle principali gallerie d’arte contemporanea di Manhattan.
Scriverò una mail a SOTHEBY’S di New York (che ha battuto l’asta) e alla Gagosian Gallery: abbiamo deciso di mettere all’asta il nostro Albero di Natale e devolvere il miliardo di dollari in beneficenza!
Dic
01
2008
Quando si parla di e-commerce, sono un inguaribile ottimista.
Ho scritto di getto alcune considerazioni sull’opportunità che questa crisi economica rappresenta e rappresenterà per l’e-commerce italiano.
Visto l’argomento ‘tecnico’ ho deciso di pubblicare quanto scritto sul blog di aicel: Crisi Economica: Opportunità per l’e-commerce
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