Ago 06 2008

rubati i numeri di 45 mln di carte di credito: poveri Merchant!

Scritto da il 23:07 in e-commerce Stampa Articolo Stampa Articolo

Notizia di oggi che rimbalza un po’ ovunque

hanno rubato 45 milioni di carte di credito o bancomat, la più grande truffa informatica di cui le interpol internazionali siano a conoscenza. La squadra di hacker aveva venduto per anni le «identità» delle carte di credito di milioni di clienti attivi sul mercato americano semplicemente copiando i numeri delle loro carte ogni volta che le usavano in un grande magazzino, ad un bancomat o in qualsiasi altro megastore.

Possiamo analizzarla in diversi modi. Ne voglio mettere in evidenza 2:

  1. sicurezza: dimostra come non sia l’uso della carta di credito nelle transazioni on-line il problema della clonazione;
  2. e-commerce: dimostra come i Merchant siano il soggetto debole nei pagamenti on-line. Potenzialmente ci sono 45 mln di falsi acquirenti che girano per la rete! Quanti ordini possono piazzare 45 mln di falsi acquirenti?

La stampa invece ha prestato più attenzione al numero di carte clonate e al nickname di uno dei truffatori: DelPiero

Leggi la notizia su
Il Messaggero
Ansa

P.S.
Volutamente non parlo di hacker. Questi non sono hacker ma truffatori, banditi, criminali…

3 commenti

3 Risposte a “rubati i numeri di 45 mln di carte di credito: poveri Merchant!”

  1. fradefraon 07 Ago 2008 at 07:41

    Che il problema delle carte di credito non siano le transazioni on-line, ma l’uso off-line, purtroppo è cosa risaputa nel settore da 20 anni. Il problema è farlo arrivare al grande pubblico.

    Le stesse banche e circuiti creditizi non hanno interesse a diffondere queste informazioni, perché sono più interessate al fatto che la gente creda nella sicurezza (apparente) off-line. Infatti per loro i maggiori potenziali stanno lì (ed hanno ragione).

    Che motivo avrebbero di far capire che i furti avvengono off-line? Correrebbero il rischio di una drastica riduzione dell’uso off-line, senza aver la medesima crescita on-line (che è impossibile, anche nella migliore delle condizioni).

    A questo punto, purtroppo, siamo solo noi interessati al commercio elettronico (e meglio ancora, sarebbe, che lo facessero associazioni ed enti istituzionali) a dover tentare di diffondere fiducia.

    Guarda, da oggi mi impegno a far almeno un comunicato sulla cosa ogni mese. Sarà solo una goccia in mezzo al mare, ma meglio che niente 🙂

  2. Andreaon 07 Ago 2008 at 08:47

    Noto con piacere che questo è un altro punto sul quale siamo in sintonia.
    Interessante l’idea del comunicato. Che dici di utilizzare Notizie dall’e-commerce ?

  3. fradefraon 07 Ago 2008 at 09:40

    Andrea, utilizzerei tutto quello che si può, senza distinzioni. Ovviamente anche e soprattutto quello che indichi.

    Adesso ne parlo con Mariangela e stendiamo un piano di comunicazione.

    Ci risentiamo a brevissimo.

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