Set 19 2008
per favore non chiamateli ‘Negozi’
Secondo una loro ricerca, sarebbero 20.000 gli Italiani con un negozio on-line aperto su eBay.
E’ un dato interessantissimo sotto molti aspetti:
– significherebbe che eBay ha circa il 400% di negozi in più rispetto all’intera Italia ( dati ufficiali Camera Commercio Milano negozi on-line nel nel 2007) ;
– significherebbe che in eBay potrebbero esserci circa 17.000 potenziali evasori fiscali;
– significherebbe che il fatturato medio per negozio sarebbe di circa 250.000 Euro;
– significherebbe che tolti i TOP 20 che fatturano circa il 70% del mercato i rimanenti 19.980 store on-line si accontenterebbero di un fatturato di poco superiore ai 75.000 Euro ( da notare che la stessa eBay è considerata -a torto- fra i 20 Top e-commerce!!);
– significherebbe che….
Insomma.. significherebbe tante, troppe cose, ma in realtà ne significa una e una solamente: NON SONO NEGOZI ON-LINE.
Intendiamoci, non è che la notizia sia meno rilevante: sono 20.000 Italiani che hanno deciso di mettere all’asta dei prodotti.. sono un gran bel numero, sono tantissimi, ma ‘tecnicamente’ non sono negozi.
E’ un po’ come dire che sotto casa nostra hanno aperto un’edicola solo perché il bambino del vicino ha esposto i suoi Topolino sulla panchina.
Ora qualsiasi iniziativa pro-ecommerce, qualsiasi notizia che parli ‘ben’ del nostro lavoro, non può che trovare il mio plauso personale. Rimango invece più scettico quando queste iniziative riportano dati non corretti pur di dare visibilità ad una ottima campagna di marketing. (tanto di cappello ad eBay)
Caro consumatore, quando fai un acquisto su eBay e magari lo fai da un venditore non professionale ( e tanti feedback non significa professionale) non dire che hai fatto e-shopping ma sopratutto non dire che lo hai comprato da un negozio on-line…. lo hai comprato da un privato attraverso eBay.
Farai più bella figura tu (sei geek, alla moda, compri su eBay, fai affari, hai risparmiato etc etc) e faremo più bella figura noi che invece ci limitiamo ‘solo’ ad offrire servizi, garanzie, certezze, etc etc e che spesso non possiamo farti risparmiare.
Caro giornalista, caro blogger, a te che dire? Vivi solo se gli altri ti leggono.. non posso certo chiederti di non fare quello che fai.
Posso solo pregarti, nel prossimo articolo che scriverai sul nostro mondo, di ricordarti anche dei veri merchant, quelli che combattono ogni giorno contro una cattiva informazione e contro i falsi demoni che aleggiano intorno al commercio elettronico. Quelli che la fiducia dei consumatori se la devono conquistare. Quelli che pensano al cliente perchè solo con lui trovano la loro ragione di esistenza.
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