
Sui pacchi di piccolissimo valore ha incidenza che può arrivare a quota 40% sommata anche di Iva e dei dazi Ue – spiega Andrea Spedale, Presidente di Aicel (Associazione Italiana Commercio Elettronico) -. Se lo scopo è di disincentivare materiale a basso costo in entrata in Italia, applicarla all’esterno significa introdurre un balzello che non giova alle imprese italiane. Potrebbe diventare un freno anche burocratico con procedure complesse da gestire, e sicuramente più facili da portare a termine per le grandi aziende che per le piccole realtà che magari hanno trovato una nicchia in un mercato extra Ue

