Mag
02
2007
Dicono che con l’età si diventi saggi… sarà vero?
Mi reputo ancora giovane e pertanto non posso/voglio rispondere alla domanda.
Per ora mi limito a dare il mio contributo come ‘saggio‘ ad un Ente espressamente abilitato dalla Registration Authority per quanto riguarda le dispute sui nomi a dominio.
Per ovviare ai sempre più frequenti “accaparramenti” dei nomi di dominio, che hanno dato luogo ai fenomeni del cosiddetto “cybersquatting”e del “domain grabbing” – la pratica di registrare nomi di dominio su cui non si possono vantare diritti allo scopo di trarne profitto- la Registration Authority (aka UCAS) ha creato un sistema tramite il quale rivendicare i propri diritti sui domini già registrati e stabilirne l’assegnazione al termine della procedura stessa.
Se vi interessa l’argomento, potete visitare il sito della LIDIS
Apr
05
2007
Ci voleva l’ennesima rissa congressuale per ‘svegliare’ gli animi socialisti!
Finalmente, dopo 10 anni, il sito web del NUOVO PSI ha ripreso a funzionare e lo fa nel migliore dei modi: comunica con la gente.
Nel 1996 (o 1997.. non ricordo) avevo registrato il dominio www.partitosocialista.org . In quell’anno mio fratello Franco era fra i membri della costituente socialista. Dopo una serie di vicissitudini, di cambi simbolo, nomi etc… i ‘socialisti’ (o almeno una parte di essi) ha trovato casa nel Partito Socialista – Nuovo PSI
Sin dalla rinascita del Partito, si è parlato della ‘ questione Socialista ‘ e di quale collocazione politica dovesse avere il Nuovo PSI: fra i catto-comunisti e con Di Pietro -rei di aver annientato il PSI di Craxi- oppure fra i moderati della CDL con Fini e La Lega -che poco o nulla hanno a che spartire con gli ideali Socialisiti-?
Il dibattito interno è stato sempre molto vivace e ha portato all’ulteriore frammentazione dei Socialisti Italiani: Nuovo PSI, SDI di Boselli, Socialisti di Bobo Craxi etc etc.
Il 31 Marzo 2007 l’utimo (?) scontro sulla solita questione: destra o sinistra?
Il Segretario De Michelis, dopo la spaccatura con la componente di Craxi (Bobo, che ha creato una nuova realtà e si è schierata con la sinistra), ci ripensa e chiede di ridiscutere la cosa; il vice segretario Stefano Caldoro si dichiara contrario e difende le scelte compiute dal Partito negli ultimi 10 anni.
Chi la spunterà? Bella domanda.. per ora mi leggo il blog Pensiero Socialista
Mar
17
2007
Lo scrivo anche qui nella speranza di arginare le continue richieste che mi arrivano su skype, msn, yahoo, mailbox, cellulare….
E’ morto un server e quindi AICEL non è raggiungibile. Un nuovo server è già stato approntato e i tecnici stanno provvedendo al trasferimento dati dal backup dell’altra notte.
Entro domani la situazione dovrebbe tornare alla normalità
Il problema non riguarda solo Aicel ma anche:
www.sollevatori.info
www.sollevatori.it
http://directory.aicel.it
www.carrelli.info
www.carrelli.it
www.aicel.it
www.transpallet.info
www.transpallets.it
www.veloscooter.com
www.saliscale.info
www.archiemedia.com
e un’altra ventina di domini….
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Mar
04
2007
Ebbene si.. l’UCAS colpisce ancora!
UCAS, acronimo di Ufficio Complicazioni Affari Semplici, miete vittime in continuazione.
Dopo aver colpito il sottoscritto almeno due volte, aver creato problemi a cellulari.it, o essere arrivati a rifiutare una firma scannerizzata in un fax ricevuto (??!!!)) questa volta è toccato a blogmac.it.
Ovviamente sto parlando del nostro caro NIC (www.nic.it)
che è uno specialista nel complicare la vita a quanti vogliano registrare un dominio.
Mentre per registrare un qualsiasi dominio internazionale (.com .net .org .info .biz e pure .cx ) basta compilare un modulo on-line e pagare il relativo fee. Noi in Italia abbiamo istituito il Registro del ccTLD.it che immediatamente si è trasformato nelll’UCAS. Compito principale (se non unico dell’UCAS) è quello di ‘complicare le cose’. Ecco allora che nascono lettere (LAR) diverse per azioni diverse, una miriade di regole e regolamenti (in questi giorni il NIC migra verso il regolamento 5.0 ), commissioni, uffici preposti…
Il massimo comunque lo si tocca quando per qualsiasi azione tu voglia compiere su un dominio, l’UCAS richiede un fax……abbiamo l’UCAS e per giunta è preistorico!
P.S.
chi ha voglia di spiegargli che un fax altro non è che una scansione?
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Feb
16
2007
Sto seguendo con molto interesse (e divertimento) uno scambio di opinioni sull’uso del tu o del Lei nelle comunicazioni on-line e in particolare nello scambio di e-mail.
Il tutto nasce da un ‘rimprovero’ ricevuto a seguito dell’ennesimo automatismo nella generazione di mail dei nostri sistemi (carrelli o forum che siano).
| Oggetto: Conferma registrazione
| Testo: Ma perché date del tu a persone che non avete mai né visto né
| sentito prima? Cordiali saluti
| Firmato con nome e cognome, senza carica. Il dominio dell’indirizzo email è
| quello di una importante case editrice italiana.
Interessante leggere pareri diversi che fanno ben capire come il mondo web non abbia regole certe e sia privo del concetto di ‘forma’.
Nell’ambito lavorativo (almeno nel mio) il “lei” è la consuetudine e, salvo rari casi, lo stesso registro viene mantenuto anche in tutte le comunicazioni via e-mail.
A me è sempre stato insegnato il rispetto delle persone e quindi tendo a dare del Lei a tutte quelle che non conosco e con le quali ho solo rapporti formali.
Quando, negli scambi epistolari, voglio riconoscere un maggiore rispetto al mio interlocutore, ricorro all’uso del Lei (con la L maiuscola.. per alcuni assolutamente demodè).
Personalmente, sia nell’off-line che nell’on-line, trovo fastidiosi gli approcci informali in genere. Assolutamente da evitare in tutti quei casi di rapporti di lavoro e in tutte quelle circostanze dove esiste un rapporto formale o occasionale.
Il ricorso alla terza persona non significa necessariamente voler mantenere le distanze, ma semplicemente dimostrare rispetto.
A meno di non essere in ambiti ludici e/o amatoriali, dove comunque l’uso del tu è la consuetudine, non sarebbe errato ripristinare la buona e vecchia regola del ‘lei’ anche nelle mail e nel web in generale.
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Feb
15
2007
c’è voluto un po’ di tempo, ho dovuto sbrigare un po’ di pratiche ma alla fine ‘libero’!
In questi 3 anni ho manutenuto i domini AICEL.IT e AICEL.ORG preoccupandomi di tenerli attivi e di dargli una ‘casa’. L’ho fatto con piacere perché ho sempre creduto in AICEL e ho continuato a farlo anche quando alcuni ‘professori’, facili a conclusioni errate e con molto tempo libero tanto da sprecarlo, hanno lanciato accuse e insinuato dubbi.
Adesso i domini sono di proprieta dell’Associazione Italiana Commercio Elettronico
Cari ‘Professori’, mi spiace deludervi ma non l’ho fatto per voi. 😉
L’ho fatto perché così era stato deciso sin dal ‘lontano’ Maggio 2004 quando registrai il dominio e sin dal 21 Gennaio 2005 quando insieme a Barbara Bonaventura e Angelo Bandinu si decise di dar vita al progetto AICEL
Ma sopratutto l’ho fatto perché in AICEL ci sono ottimi merchant -che considero amici- che credono nel progetto e che quotidianamente supportano il lavoro dell’associazione.
Sono davvero felice di aver donato all’associazione e a loro i domini.
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