Nov 12 2008

Adotta un carrello: il primo social contest a scopo benefico

Questo è il logo scelto per l’iniziativa benefica che abbiamo lanciato oggi con carrelli.it

Avevo un’idea, ho cercato dei pazzi disposti a svilupparla ed ora eccoci qui: Adotta un Carrello

Ma cos’è?
Avevo l’idea….. poi chi ne sa più di me mi fa notare che è un contest, anzi di più è un social contest a scopo benefico.

Si ma cos’è?
Provo a spiegarlo con parole mie.
Quest’anno abbiamo deciso di devolvere a scopi benefici una quota extra oltre al budget destinato ai regali di Natale per clienti e dipendenti.

Così abbiamo pensato di coinvolgere i navigatori on-line attraverso un gioco (il contest) completamente gratuito e un po’ speciale. La particolarità consiste nel fatto che il premio non sarà dato al vincitore ma ad una fondazione, un’associazione o un’organizzazione no profit attiva in campo sociale desiderosa di adottare uno dei nostri piccoli da lui indicata.

Il gioco è semplice: una gara di creatività in rete descrivendo al meglio il mondo dei carrelli con testi, immagini o video seguendo il tema settimanale proposto dal blog ufficiale dell’iniziativa:  www.adottauncarrello.it.

I 25 migliori lavori vinceranno altrettanti carrelli da donare alle organizzazioni no profit scelte.

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Ott 12 2008

Il commercio elettronico e le abitudini dei consumatori

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Abituato a comprare on-line?

da La Settimana Enigmistica n° 3992 Anno 77 27 Settembre 2008

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Ott 09 2008

YouTube diventa un portale e-commerce

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Finalmente Google ha capito come monetizzare YouTube costatogli la modica cifra di 1,65 miliardi di dollari.

Google ha deciso infatti di ricorrere al semplice concetto del click-to-buy.
Grazie ad accordi strategici con i big player dell’e-commerce come Amazon.com e iTunes, attraverso Youtube sarà possibile acquistare musica, videogiochi, canzoni, film e telefilm, libri e biglietti per concerti.

Un meccanismo semplice: durante la visione di un video attrraverso dei ‘tasti’ (click) sarà possibile visualizzare la libreria musicale di iTunes o quella di Mp3 di Amazon.com, cataloghi di libri, dvd e fare l’acquisto (buy).
La stessa cosa avverrà per i videogiochi, quando il video riguarda una demo di un nuovo titolo.

Youtube non ha inventato nulla di nuovo. Il modello è in uso da tempo su altri portali e/o market place e continua a dare buoni risultati. 
Con i suoi 330 milioni di accessi mensili, il click-to-buy potrebbe portare a Google circa 200 milioni di dollari nel corso del 2009

L’e-commerce avanza… sarà sempre più presente nella nostra vita. Facciamocene una ragione da subito iniziando ad acquistare ed investire on-line 

 

Leggi:  

YouTube’s E-Commerce Play: Watch It, Click It, Buy It
L’e-commerce si fa “social”: YouTube venderà musica, film e giochi
I clicked to buy and I liked it

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Ott 07 2008

Unicredit: fuori Profumo, dentro Nagel

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Contrariamente alle smentite degli ultimi giorni, l’ad di Unicredit Profumo si dimette.  Al suo posto arriverà Nagel. 
La notizia potrebbe essere resa pubblica già da questo venerdì.

Ne è passato di tempo dal mio ultimo viaggio in treno, ma oggi ho ritrovato le vecchie abitudini di un tempo: parlare di cose riservate come se l’intero scompartimento non sentisse o capisse una parola. (In prima classe più che in seconda…)

Aspettiamo venerdì e vediamo se la ‘mia fonte’ è valida!

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Ott 03 2008

E’ tutto pronto: il 6 Ottobre si cambia!

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Ci siamo.. lunedì è ormai arrivato.  Questo fine settimana lo useremo per verificare le ultime cose e per mettere a punto qualche strategia, ma ormai è tutto pronto.

6 Ottobre 2008: e-commerce, si cambia!

Un grazie di cuore alla squadra che in questi anni ha lavorato al progetto e che negli ultimi mesi non si è risparmiata, ha lavorato col cuore e ha saputo sopportare ogni mia ‘stravaganza’ o richiesta assurda: grazie davvero!

SonoSicuro sarà un successo!

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Set 21 2008

OVO.IT – sono uno spacciatore ufficiale di inviti: ne vuoi uno anche tu?

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Ho iniziato per gioco e poi non sono più stato capace di smettere.

Lo ricordo bene… era il 27 Maggio del 2008, quel giorno incontrai Giorgio in chat e gli chiesi come stava andando la sua nuoa avventura con l’Outlet Virtuale (OVO.IT). Decisi poi di curiosare utilizzando un vecchio account creato da tempo… in un angolo sperduto in alto a destra vidi un bottone INVITA.. quella fu la mia prima volta. Da allora non ho più smesso…

Molte cose sono cambiate… adesso posso inviare tutti gli inviti che mi pare senza alcuna limitazione.
Ad oggi ne hospediti quasi 200, ho ricevuto circa 70 e-mail e più di 175 commenti al primo post dove chiedevo chi volesse essere invitato ad ovo.it

Ho iniziato per gioco, ho continuato per amicizia e adesso continuo per puro divertimento.. per vedere dove si arriverà.

Se anche tu vuoi essere invitato su OVO.IT, se cerchi un invito o stai diventando matto perchè non sai a chi chiedere, compila la form qui sotto. In privato provvederò ad inviare, con calma, il link da dove registrarsi ad OVO.IT

[UPDATE 1 DICEMBRE 2010]

Caro lettore,

in questo spazio avevo creato un form con il quale avresti potuto ottenere il tuo invito per OVO.IT

Dopo oltre 2.000 inviti distribuiti in modo gratuito e non retribuito (nemmeno a livello di riconoscimento premio sul primo acquisto), non avendo più ricevuto alcun ‘grazie’ dalla nuova gestione Dmail subentrata all’amico Giorgio Brojanigo, avendo ieri Dmail ceduto OVO.IT al gruppo TeraShop S.p.a., ho deciso di non distribuire più alcun invito.

[/UPDATE 1 DICEMBRE 2010]

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Set 19 2008

per favore non chiamateli ‘Negozi’

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Secondo una loro ricerca, sarebbero 20.000 gli Italiani con un negozio on-line aperto su eBay.

E’ un dato interessantissimo sotto molti aspetti:

– significherebbe che eBay ha circa il 400% di negozi in più rispetto all’intera Italia ( dati ufficiali Camera Commercio Milano negozi on-line nel nel 2007) ;
– significherebbe che in eBay potrebbero esserci circa 17.000 potenziali evasori fiscali;
– significherebbe che il fatturato medio per negozio sarebbe di circa 250.000 Euro;
– significherebbe che tolti i TOP 20 che fatturano circa il 70% del mercato i rimanenti 19.980 store on-line si accontenterebbero di un fatturato  di poco superiore ai 75.000 Euro ( da notare che la stessa eBay è considerata -a torto- fra i 20 Top e-commerce!!);
– significherebbe che….

Insomma.. significherebbe tante, troppe cose, ma in realtà ne significa una e una solamente: NON SONO NEGOZI ON-LINE
Intendiamoci, non è che la notizia sia meno rilevante: sono 20.000 Italiani che hanno deciso di mettere all’asta dei prodotti.. sono un gran bel numero, sono tantissimi, ma ‘tecnicamente’ non sono negozi.
E’ un po’ come dire che sotto casa nostra hanno aperto un’edicola solo perché il bambino del vicino ha esposto i suoi Topolino sulla panchina.  

Ora qualsiasi iniziativa pro-ecommerce, qualsiasi notizia che parli ‘ben’ del nostro lavoro, non può che trovare il mio plauso personale.  Rimango invece più scettico quando queste iniziative riportano dati non corretti pur di dare visibilità ad una ottima campagna di marketing. (tanto di cappello ad eBay)  

Caro consumatore, quando fai un acquisto su eBay e magari lo fai da un venditore non professionale ( e tanti feedback non significa professionale) non dire che hai fatto e-shopping ma sopratutto non dire che lo hai comprato da un negozio on-line…. lo hai comprato da un privato  attraverso eBay.
Farai più bella figura tu (sei geek, alla moda, compri su eBay, fai affari, hai risparmiato etc etc) e faremo più bella figura noi che invece ci limitiamo ‘solo’ ad offrire servizi, garanzie, certezze, etc etc e che spesso non possiamo farti risparmiare. 

Caro giornalista, caro blogger,  a te che dire? Vivi solo se gli altri ti leggono.. non posso certo chiederti di non fare quello che fai.  
Posso solo pregarti, nel prossimo articolo che scriverai sul nostro mondo, di ricordarti anche dei veri merchant, quelli che combattono ogni giorno contro una cattiva informazione e contro i falsi demoni che aleggiano intorno al commercio elettronico. Quelli che la fiducia dei consumatori se la devono conquistare. Quelli che pensano al cliente perchè solo con lui trovano la loro ragione di esistenza.

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Set 15 2008

Carrefour: le scuse arrivano via e-mail

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Come altri, ho raccolto l’invito di Luca e contattato il servizio clienti di Carrefour.

Con sorpresa, ho ricevuto una mail dal Servizio Clienti. E’ una mail standard probabilmente inviata a quanti hanno manifestato la propria indignazione, ma è pur sempre un inizio. 

Buongiorno.

Il Gruppo Carrefour Italia è profondamente sorpreso e sinceramente dispiaciuto dell’accaduto riferito dalla Signora, fatto che non rientra assolutamente nelle nostre filosofie e nei comportamenti dei nostri collaboratori.  

Non possiamo che confermare che il nostro costante impegno è rivolto alla soddisfazione dei nostri Clienti, al totale rispetto delle loro esigenze ed aspettative, dai più piccoli ai più grandi.
L’etica è alla base della nostra attività e condizione imprescindibile del comportamento dei nostri collaboratori.

Il tour Disney Cars, realizzato presso il Carrefour di Assago e programmato in altri ipermercati della nostra rete che ne fanno da cornice, rientra pienamente in questo nostro impegno: abbiamo voluto offrire ai bambini ed alle loro famiglie un momento di divertimento.

Affinché i piccoli frequentatori degli ipermercati potessero vivere per un attimo dentro la “favola”, l’organizzazione è stata curata nei minimi dettagli, anche attraverso l’ausilio di società esterne. Tutte le persone coinvolte sono state adeguatamente selezionate ed informate circa la filosofia aziendale ed i comportamenti necessari.

Abbiamo preso contatto con la Signora con la volontà di approfondire l’accaduto affinché ogni responsabilità accertata venga punita con il massimo rigore.

Ci auguriamo peraltro che un singolo sfortunato episodio non pregiudichi il rapporto di fiducia che siamo riusciti a costruire con le migliaia di Clienti che ogni giorno frequentano i nostri punti di vendita e che ci scelgono anche per i valori che contraddistinguono la nostra insegna.

Molti cordiali saluti

Gruppo Carrefour Italia

  “andrea[@]spedale.com”
Inviato da: ShareThis 15/09/2008 12.05
       
        Per:        servizioclienti@carrefour.com
        Cc:        
        Oggetto:        andrea[@]spedale.com has shared: Carrefour? Te lo dico alla Saetta: Cia-ciao!
Difficile credere che una catena come la Vostra non abbia prestato attenzione alla formazione del personale e alla scelta dei collaboratori esterni per gli eventi. Un vero peccato!   

Andrea Spedale  

 

 

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Set 14 2008

AirBee come Alitalia in 3 settimane

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Sembra…pare…forse… si dice che… AirBee potrebbe andare in liquidazione fra 3 settimane.
Ben informati fanno sapere che ENAC ha concesso 3 settimane agli imprenditori bresciani per ripartire con capitali freschi e riprendere l’attività di volo. 
Oltre ai problemi della fase di start-up, parrebbe che anche la diatriba fra Brescia e Verona per il controllo dell’Aeroporto abbia contribuito a portare la società allo stato attuale.
Davvero un vero peccato perchè a parte i problemi di traffico ‘estivo’, sembra che, conti alla mano, ci siano le premesse per completare il piano industriale proposto dai soci.
Che fare? Forse lanciare un appello ai bresciani che contano e chiedere loro di intervenire perchè non vada sprecata questa opportunità?

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Set 12 2008

Airbee: l’ape bresciana non vola più!

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 I bresciani rimangono a terra per almeno 3 settimane. Questo è il succo del comunicato stampa che da un paio di giorni è comparso sul sito del vettore bresciano.

Le cause che hanno determinato tale decisione hanno tenuto conto della fase di start-up aziendale in cui versa la compagnia aerea, così come del delicato momento che sta attraversando l’intero settore del trasporto aereo nazionale, considerata anche l’attuale situazione legata al processo di privatizzazione del vettore di bandiera.

 Per vicessitudini varie non sono mai riuscito a viaggiare con Airbee ma mi spiace sapere che con buona probabilità il D’Annunzio perderà anche questa occasione per decollare.

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