Ago 28 2008

webchising: forse un modo per guadagnare qualche spicciolo esiste!

Che non creda nell’iniziativa di shop.it come ‘modo’ di fare e-commerce e guadagnare facilmente è abbastanza noto.

Per quanti ancora sono convinti di poter accumulare ricchezze utilizzando il webchising, non mi rimane che segnalare una nuova fonte di guadagno messa a disposizione dallo staff di shop.it: il programma di affiliazione attraverso tradedoubler!

Affiliati subito!
Scopri le tue commissioni:
– 0.50 Euro per ogni registrazione proveniente dal tuo sito
– 3 Euro per la prima vendita effettuata sul negozio aperto dietro tua segnalazione

0,50 Euro per ogni negozio aperto e 3 euro per la prima vendita effettuata più gli alti guadagni dei miei negozi su shop.it! già conto le banconote! 😀

Forza! Buttiamoci tutti nell’e-commerce!! *ROTFL*

 

Aggiornamento del 3 Settembre

Adesso anche i publisher ZANOX  possono aderire al programma Webchasing. Maggior info qui

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Ago 06 2008

rubati i numeri di 45 mln di carte di credito: poveri Merchant!

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Notizia di oggi che rimbalza un po’ ovunque

hanno rubato 45 milioni di carte di credito o bancomat, la più grande truffa informatica di cui le interpol internazionali siano a conoscenza. La squadra di hacker aveva venduto per anni le «identità» delle carte di credito di milioni di clienti attivi sul mercato americano semplicemente copiando i numeri delle loro carte ogni volta che le usavano in un grande magazzino, ad un bancomat o in qualsiasi altro megastore.

Possiamo analizzarla in diversi modi. Ne voglio mettere in evidenza 2:

  1. sicurezza: dimostra come non sia l’uso della carta di credito nelle transazioni on-line il problema della clonazione;
  2. e-commerce: dimostra come i Merchant siano il soggetto debole nei pagamenti on-line. Potenzialmente ci sono 45 mln di falsi acquirenti che girano per la rete! Quanti ordini possono piazzare 45 mln di falsi acquirenti?

La stampa invece ha prestato più attenzione al numero di carte clonate e al nickname di uno dei truffatori: DelPiero

Leggi la notizia su
Il Messaggero
Ansa

P.S.
Volutamente non parlo di hacker. Questi non sono hacker ma truffatori, banditi, criminali…

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Lug 31 2008

Vende su eBay ed evade 130mila euro: la Gdf però lo ha scoperto

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Ecco una notizia che da Merchant leggo con piacere:

(ANSA) – SIENA 31 LUG – La GdF ha scoperto e denunciato nel Senese un uomo che ha evaso al Fisco 130mila euro rivendendo su e-Bay capi firmati comprati negli outlet. L’uomo e’ stato scoperto grazie a un’inchiesta partita proprio dall’osservazione del sito di aste on- line. I militari si sono accorti che un venditore, domiciliato a Castelnuovo Berardenga (Siena), in 5 anni aveva concluso quasi seimila transazioni. Da un successivo controllo e’ emerso che l’uomo esercitava una vera e proprio attivita’ imprenditoriale.

E ancora più piacere mi fa apprendere che la Guardia di Finanza si è mossa grazie alla segnalazione di eBay.
C’è solo da augurarsi che eBay prosegue su questa strada e attui dei meccanismi automatici di ‘osservazione’ per tutti quei privati che hanno un numero di transazioni elevate. Anche svuotando la cantina, è oggettivamente difficile pensare che un ‘privato’ possa effettuare più di 10/20 vendite al mese!

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Lug 27 2008

DreamHost l’ho scelto per i miei domini perchè…

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Da qualche giorno sto spostando alcuni dei miei domini ‘ludici’ su un nuovo server.
Cercavo un servizio di hosting che fosse economico, funzionale, semplice da usare, con un buon pannello di controllo, con tanto spazio, senza particolari limitazioni di traffico, che gestisse un numero illimitato di domini, che avesse la possibilità di avere IP unici o condivisi, che gestisse MySql etc etc.
Qualcosa che mi permettesse di gestire i domini in tempo reale e senza spendere centinaia di euro.

Ho trovato tutto questo (e molto altro) in DreamHost. Con meno di 70 dollari all’anno (45 euro scarsi) mi danno:

  • 500 GigaByte di spazio web + una crescita di 2GB aggiuntivi per ogni settimana (sono davvero tanti!);
  • 5 TeraByte di traffico mensili + una crescita di 40 giga aggiuntivi per ogni settimana;
  • Registrazione di infiniti sottodomini e acquisto di nuovi domini per soli 9 dollari l’anno;
  • Illimitati indirizzi di posta, ftp, database Mysql (compresi nei 500 giga);
  • Completa gestione dei Dns;
  • Ftp anonimo;
  • Accesso completo via shell;
  • Disponibilità di Cronjob;
  • Streaming video in flash;
  • server jabber per la chat;
  • Backup automatico giornaliere sempre disponibile on-line
  • “One click install” per diversi applicativi (wordpress, zencart, joomla, phpbb, mediawiki, drupal etc);

I primi due punti sono spettacolari. In sostanza il tuo piano hosting cresce con il tuo web!
L’ultimo punto è stato una sorpresa e credo sia un servizio molto interessante per chi vuole iniziare una avventura on-line con un blog, con un e-commerce o con un sito web.

Curiosando nel pannello di controllo ho scoperto anche che DreamHost ha un programma di affiliazione molto flessibile e personalizzabile che mi permette di decidere cosa regalare a chi si registra come mio ‘amico’.

Pensando a quanti vogliono avventurarsi on-line e ricordandomi molto bene le paure, i dubbi, l’ansia delle prime registrazioni ho deciso di creare un codice promozionale e di chiamarlo EASYBLOG.
Utilizzando il codice promozionale EASYBLOG in fase di registrazione, si ha diritto ad uno sconto di 50 dollari e la registrazione gratuita di un dominio.

DreamHost è leggermente più lento rispetto ad un hoster Italiano, il pannello di controllo è solo in Inglese e non è possibile registrare dei domini .it direttamente (problema facilmente risolvibile con i DNS) ma la differenza di costi e la quantità di servizi offerti compensa abbondantemente questi ‘disagi’.

Ho provato anche a trasferire un dominio ‘professionale’: eJoy.biz il sito dei Gioielli in Pietre Dure e Semipreziose adesso gira su DreamHost!

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Lug 26 2008

vendita iphone tiene duro

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Incredibile! la pagina dedicata alla vendita iphone mantiene ancora la posizione sui motori di ricerca.

Peccato che nessuno si sia fatto avanti per comprare uno spazio pubblicitario. *LOL*

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Lug 25 2008

3.422 le imprese attive nell’e-commerce ma il Paese non cambia

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La Camera di Commercio di Milano ha reso pubblica una elaborazione effettuata sui dati del registro imprese al quarto trimestre 2007.
In Italia siamo ‘solamente’  in 3.422 aziende a vendere on-line (commercio al dettaglio – escluso quindi il B2B).  Ancora pochi ma comunque in fortissima crescita: 36,6% in più rispetto al 2006 e il 430% in più rispetto al 2004

La Lombardia è la regina incontrastata con 589 imprese.

Anno 2007 Anno 2006 Var % 06/07
Bergamo 38 36 5,60%
Brescia 44 31 41,90%
Como 24 20 20,00%
Cremona 17 11 54,50%
Lecco 15 7 114,30%
Lodi 9 6 50,00%
Mantova 21 14 50,00%
Milano 314 219 43,40%
Pavia 35 29 20,70%
Sondrio 5 3 66,70%
Varese 67 57 17,50%
Lombardia 589 433 36,00%

La CamCom di Milano ha inoltre elaborato i dati Istat 2007 e redatto anche un profilo dei “venditori” dal quale sembrerebbe emergere chiaramente il fenomeno del ‘nanismo’ delle imprese e-commerce in Italia: il 71,7% sono ditte individuali.

Luigi Ferro scrive che questo dato potrebbe anche essere influenzato dalla presenza eBay e che pertanto, nonostante la crescita registrata,  l’e-commerce non contribuisce al cambiamento del Paese.

Con questo intendiamo che se io decido di vendere online su eBay la mia biblioteca, se il negoziante di prodotti particolari vende anche online, possiamo diventare alla lunga un fenomeno sociale più o meno importante ma niente di più. ………

mille siti fatti da singoli individui che magari hanno tutt’altra attività cambiano magari la vita di poche persone, fanno la felicità di eBay, ma non contribuiscono a cambiare un paese come potrebbero fare mille aziende che si lanciano nel commercio elettronico

A mio avviso è comunque un dato che deve essere interpretato, ragionato e contestualizzato nel nostro Paese.
Innanzitutto se quel 71% includesse davvero buona parte dei venditori di eBay sarebbe già un risultato!
Ho la convinzione (personale, non supportata da dati ufficiali ma solo da evidenze oggettive) che il fenomeno eBay influenzi in minima parte quel dato.
Molti venditori professionali su eBay spesso omettono di aggiornare la posizione in Camera di Commercio e utilizzano il marketplace come canale alternativo alla vendita tradizionale. I dati elaborati si riferiscono alle aziende che effettuano ‘Commercio al dettaglio effettuato via internet’.
Molti altri venditori non risultano neanche avere P.IVA…..
Altro aspetto da non sottovalutare è la convenienza ‘economica’ ad aprire ditte individuali rispetto a società. Minori costi di gestione e di avviamento attività. Gestione fiscale semplificata etc etc
Molte imprese ‘tentano’ l’e-commerce aprendo una nuova realtà parallela a quella tradizionale.
L’e-commerce italiano sta riscoprendo la filosofia che negli anni passati aveva reso forte e competitiva l’Italia: piccolo è bello.  Resta da chiedersi se in un mercato davvero globale come quello dell’e-commerce, questo modello di busines che ha già mostrato le sue debolezze, sia quello giusto da utilizzare.

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Lug 21 2008

I 5 errori più comuni dei negozi on-line

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Fabio, uno dei curatori della Directory Merchant AICEL, ha redatto una classifica dei 5 errori più comuni fatti dai negozi on-line.

  • P.Iva non indicata in Home Page
  • Legge Privacy con riferimento errato (675/96 anziché 196/2003)
  • Informativa sul Diritto di recesso incompleta o assente
  • Metodi di pagamento e spedizione non elencati nelle condizioni di vendita
  • Indirizzi di contatto non esposti

Lo staff AICEL ha esaminato oltre 460 e-shop e ad oggi ‘solo’ 304 sono stati ammessi nella directory.
Aicel ha redatto un severo codice di autodisciplina e solo i negozi trovati conformi vengono ammessi all’interno della direcotry. A tutti gli altri vengono forniti indicazioni sugli interventi necessari per la messa a norma del sito.

Il consumatore che entra nella directory AICEL ha la sicurezza di trovare negozi verificati che garantiscono le tutele minime di legge previste per il consumatore e che fanno e-commerce sicuro.

Leggi: Come far parte della Directory Aicel

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Lug 20 2008

e-commerce per combattere il caro benzina

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La benzina aumenta? Non mi interessa, compro on-line!

L'ecommerce contro il caro benzina

Una notizia che finalmente fa capire molto bene uno dei principali vantaggi dello shopping on-line: la spesa via web fa risparmiare tempo e denaro!

La notizia arriva dagli Usa ma basta fare un’indagine fra i merchant Italiani per trovare conferma anche da noi.
Con il prezzo dei carburanti che sale costantemente (+ 20% da inizio anno) la convenienza dell’e-commerce diventa più evidente.
Tutti gli acquisti si fanno seduti da casa, senza doversi spostare con la propria macchina così lo shopping on-line dilaga.
Il dato viene da molti ‘retailer’ che stanno sperimentando una forte accelerazione delle proprie vendite sul web che si contrappongono a vendite dirette al negozio sempre più deboli.

E tu che fai? Hai gia fatto acquisti on-line?

UPDATE DEL 25 LUGLIO

Nuovo articolo che analizza il fenomeno:Gas Prices Boost E-Commerce

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Lug 15 2008

vendita iPhone 3G on-line….

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Gestisco qualche negozio on-line e faccio commercio elettronico.  Sui miei siti c’è in vendita di tutto.
Vendo carrelli manuali, ho un e-commerce di vendita gioielli in pietre dure, faccio anche la vendita di carrelli sollevatori. Non manca neanche la vendita di software gestionali.

Seppur per gioco, ultimamente ho iniziato la vendita di libri e dvd e la vendita di accessori per il wii.

Quello che ancora mi manca è la vendita  iphone 3g on-line.

Eppure ho parecchi accessi di ‘pazzi‘ che cercano disperatamente un negozio che effettui vendita del melafonino iphone 3g.

Dovrò forse buttarmi nella telefonia e aprire un negozio di vendita cellulari? *ROTFL*

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Lug 10 2008

l’e-commerce è in buona compagnia!

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Fra Emma Marcegaglia -presidente Confindustria-, Ennio Doris -Presidente di Banca Mediolanum-, Marco Tronchetti Provera -Presidente Pirelli S.p.A.-, Afef Jnifen, Gianfranco Fini e Elisabetta Tulliani ecco spuntare AICEL e l’e-commerce

La mia intervista rilasciata a Pangora qualche giorno fa è rimbalzata sul quotidiano on-line affaritaliani.it .

Hanno rimaneggiato anche il titolo che adesso è decisamente migliore: e-commerce, la crisi dei consumi non tocca il web

Che dire… siamo in buona compagnia!

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