Mar 17 2009

Università degli Studi di Brescia e AICEL: insieme per l’e-commerce italiano

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Altra ottima notizia per l’e-commerce Italiano: Aicel ha avviato una collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia !

Ci stiamo lavorando da un po’ di tempo insieme a Dipartimento di Economia Aziendale . L’obiettivo comune è quello di creare un progetto ampio a sostegno dell’e-commerce. 
Partiremo  con un’iniziativa che coinvolgerà i negozi on-line di SonoSicuro ma sopratutto i consumatori finali (intesi sia come privati che aziende) per poi proseguire con molte altre attività.

Sono molto soddisfatto dell’accordo raggiunto. Dimostra come  istituzioni pubbliche e associazioni possano coordinare gli sforzi per rilanciare l’economia del nostro Paese. Il commercio elettronico è ancora una risorsa poco sfruttata in Italia e può fornire buone opportunità per riconquistare quote di mercato e in contesto di mercato così negativo (non è cosa da poco!)

 

 

Spero che questa nuova iniziativa dia risposta anche a quanti in questo mese hanno continuato a chiedermi cosa volesse dire il  post sull’università e davvero volessi prendere una seconda laurea. 😉

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Mar 16 2009

carrelli.it ha ottenuto il certificato SonoSicuro

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carrelli.it, il negozio on-line di vendita carrelli, è da sempre un e-commerce sicuro: non a caso siamo gli unici in Italia a poter vantare la copertura assicurativa Compra Sicuro di Reale Muta Assicurazioni

Da qualche tempo questa sicurezza’ è stata anche certificata da SonoSicuro

Mi è piaciuta molto la sintesi scritta dal nostro AD per l’inserimento nei comunicati stampa in uscita oggi:

La certificazione SonoSicuro  non è una semplice adesione ad un codice di comportamento o a una nuova filosofia di shopping online, è un vero e proprio certificato di qualità che prevede verifiche ispettive regolari.
E’ un percorso di miglioramento continuo
che abbiamo voluto intraprendere

Se vuoi saperne di più su SonoSicuro, dai un’occhiata qui

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Mar 06 2009

Consumer Confidence – La fiducia dei consumatori

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Oggi Meglena Kuneva, Commissario UE responsabile per i consumatori, ha presentato la nuova relazione sugli “Ostacoli al commercio elettronico“.

Fra gli ostacoli elencati dalla relazione, compare in maniera preponderante la mancanza di fiducia.

a third category of constraints has to do with trust in online businesses. A major inhibiting factor is the fear of giving credit card or personal details over the internet: in 2006, 38% of individuals who had not shopped online in more than a year, or who never did, said this was a concern.34 Next in line are worries relating to receiving or returning goods, complaints and redress (21%), the lack of a payment card (15%), the lack of the necessary skills (14%), and delivery times being too long or delivery at home problematic (8%). 

…… 

It is also difficult for consumers to identify which traders are reputable, as many well-known brands are unknown outside their home market. Despite the existence of national trust-marks, it has not been possible to achieve a sustainable EC-wide trust-mark.

Vendere on-line significa prima di tutto ‘vendere fiducia’. Se vogliamo che un consumatore faccia l’acquisto nel nostro negozio, dobbiamo prima di tutto rassicuralo, garantirgli che siamo meritevoli, che abbiamo un’ottima reputazione. Dobbiamo conquistare la sua fiducia.

E’ con questo concetto in testa che per la mia attività di vendita carrelli ho convinto Reale Mutua a studiarmi la polizza ‘Compra Sicuro’  che offre una copertura totale da tutte le evenienze assicurando l’esito positivo dell’esperienza di acquisto

E’ con questo concetto in testa che nel ho dato vita ad AICEL e al Progetto SonoSicuro …..

Immagine anteprima YouTube

Per un riassunto della relazione vai qui: e-commerce sempre più popolare in Europa (nonostante gli ostacoli)

 

E adesso qualcuno forse capirà meglio perchè mi incazzo a morte quando sul mercato on-line arrivano sprovveduti o, peggio, truffatori…

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Gen 29 2009

Pagine.it – le Iene si fanno avanti….

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Di Pagine.It e delle loro fatture per servizi non richiesti ne ho parlato più volte su questo blog.

Moltissimi i commenti ricevuti (fra tutti i post, i commenti solo su questo blog sono oltre 120),  moltissimi gli accessi alle pagine del mio blog (gli accessi per la keyword pagine.it -e le sue varianti- non si contano neanche più)  e tantissimi quelli che hanno segnalato il fatto alla Polizia Postale, Striscia la Notizia, Associazioni Consumatori e anche alle Iene. Le segnalazioni inviate a queste ultime sembrano aver dato frutti…

Notizia certa:  le Iene di Italia1 si sono interessate della cosa.
In particolare la Iena Mauro Casciari è andata personalmente a verificare la situazione portando con se le tante segnalazioni ricevute e quanto raccolto in rete.  Qualche giorno fa si è presentata alla sede di Perugia della società e…. 

Nei prossimi giorni proveranno a mandare in onda il servizio e intanto chiedono aiuto alla blogsfera. Ricevo da Mauro Casciari:

potete farmi un favorone? SCRIVERE sui vostri Blog che le Iene sono state a trovarli con tante segnalazioni in mano pervenute alla loro redazione, e chiedono di inviare tutto il materiale che i “truffati” vorranno mandare a mauro AT casciari.it prima possibile e comunque non oltre sabato 31 gennaio.
Graditissime altre scansioni di fatture e sarebbe orgasmico avere registrazioni delle telefonate ricevute dai signori, piuttosto che fatte dai truffati ai signori per chiedere spiegazioni.
Garantiamo anonimato assoluto: faremo in modo, come abbiamo fatto con i segnalatori, di coprire ogni riferimento ai singoli, affinchè I signori non possano intraprendere azioni legali. Immagino che nessuno sia veramente in possesso della propria registrazione che dice “sì, sì! Mi faccia pagare 291 euro per trascrivere il mio indirizzo”. 

Se hai ricevuto una fattura dalla Pagine.It S.r.l. e ritieni che quanto preteso da questa società sia assolutamente privo di fondamento, se sei sicuro di non aver mai sottoscritto alcun contratto nonostante insistano sul contrario, se sei certo di non aver mai dato il tuo consenso e comunque non hai mai ricevuto la documentazione a conferma di eventuali contratti stipulati telefonicamente, adesso è il tuo momento

Raccogli tutto quello che hai messo via e  (fatture, inviti al pagamento, fax, registrazioni telefoniche, denunce etc ) e mandalo alle Iene entro sabato 31 Gennaio 2009

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Gen 14 2009

GdO come l’e-commerce 2.0

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Non finisco mai di meravigliarmi quando trovo similitudini fra la GdO e il Commercio Elettronico. Questa volta sono rimasto ‘senza parole’.

Nell’intervista di Lluìs Martinez-Ribes dell’ESADE Business School di Barcellona pubblicata da Gdo Week sul tem “Come le imprese possono trarre vantaggio dal disegno del punto vendita quale strumento per creare valore”, Matinez dichiara:

Fino a qualche anno fa il consumatore era identificato semplicemente come una buying machine, che si trovava nel negozio unicamente per acquistare prodotti. Oggi il punto vendita funge da punto d’incontro di individui simili, ne facilita l’interazione, lo scambio d’opinioni, permette di instaurare una conversazione. Quindi all’idea della buying machine sembra più opportuno sostituire quella della imagination machine:  il venditore invita il consumatore a recarsi nel suo negozio per aprire la sua immaginazione.

Punto d’incontro, interazione, scambio opinioni, conversazioni…  sembra di parlare di e-commerce 2.0 ! !

————-
Via Retail Forum – Qui trovate le scansioni dell’intervista: PrimaSecondaTerza Parte

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Gen 09 2009

l’e-commerce è una questione di fiducia

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L’e-commerce non funziona, l’e-commerce non decolla, il commercio elettronico non piace agli italiani, con gli e-shop non si guadagna, nella vendita on-line mancano i risultati, l’e-commerce è un eldorado latente, l’e-commerce ha il freno a mano…. 

e se la colpa fosse di chi si improvvisa merchant? Questo è l’ ennesimo messaggio apparso su AICEL:

1) io voglio sperimentare un ecommerce in un settore che penso possa portare guadagni ma non ne ho idea…e non voglio rischiare di sborsare 3000 euro per 1 anno senza avere nessuna garanzia di rientro.
Leggevo che è possibile fatturare con codice fiscale fino ad un massimo di 5000 euro per privato.
Posso aprire ecommerce e usare il mio CF per emettere fatture ?

2) andando sul discorso P.IVA deve questa essere per forza P.IVA da commerciante ? o visto che rivendo prodotti di terzi e che vorrei gestire le spedizioni tramite corriere senza di fatto prendere in carico la merce presso la mia sede, farmi una PIVA da consulente ? che mi consentirebbe di sborsare di gran lunga di meno ?

Nel canale tradizionale nessuno si sognerebbe mai di aprire un negozio in centro per prova, nell’e-commerce si!
Bassi costi di ingresso, false convinzioni, alta disponibilità di dropshipper, piattaforme free, marketplace senza controlli etc fanno si che molti si improvvisino. (lasciamo fuori chi lo fa professionalmente in malafede) 

Mancanza di professionalità, improvvisazione e mancato rispetto delle regole nuocciono all’e-commerce, minano le stesse basi dell’e-commerce: LA FIDUCIA NELL’E-COMMERCE

Questo concetto fondamentale è universalmente valido.
Valido per il consumatore che deve fidarsi di noi, avere la sicurezza di essere nel posto giusto, di essere trattato al meglio, di essere rispettato.. il consumatore deve fidarsi di noi!

Valido per il merchant che deve credere nelle proprie idee, scommettere e investire per dare il meglio… deve aver fiducia nel suo lavoro, nella sua idea imprenditoriale.  Se il merchant è il primo a non aver fiducia,  perchè dovrebbe dargliela un consumatore?!?

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Dic 27 2008

ASCIIuri

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Dic 19 2008

Blog Tecnico

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Quando un blog è tecnico?

Siamo spiacenti Andrea Spedale!

Il sito/blog Notizie dall’e-commerce  da te candidato, NON e’ stato ammesso alla competizione Miglior Blog Tecnico 2008-2009.

Miglior Blog Tecnico 2008-2009 staff

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Dic 09 2008

l’e-commerce visto dall’Istat

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Interessanti i dati pubblicati dall’istat su sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese.

Viene fatto un quadro chiaro della sitauzione delle imprese italiane (con almeno 10 addetti) circa l’uso delle tecnologie e delle reti. 
La quasi totalità delle aziende ha una connessione internet e accede a servizi bancari o finanziari on-line e 
il 65% usa la rete per acquisire informazioni sui mercati.

Il 60% delle imprese ha un sito web ma solo la metà di questi lo utilizza come canale di comunicazione  verso la clientela. 

Oltre ai dati sull’uso dell’ICT (riferiti a gennaio 2008) l’Istat ha diffuso anche quelli relativi al commercio elettronico e all’utilizzazione on-line dei servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione (riferiti però all’anno 2007)

Dei dati dell’e-commerce diffusi dall’Istat ne parlo nel post Una azienda su tre compra on-line nel blog di AICEL

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Dic 05 2008

mi piace pensarla così

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E’ una storiella che gira da anni in rete. La prima volta che l’ho pubblicata era il 24 Maggio 2005

Stasera mi è arrivata una mail da Ullis (carissma amica svedese) contenente la traduzione in inglese della storia che lei ha ricevuto nella sua lingua madre… che giri!!!

L’ho ripescata:

Un professore di filosofia, davanti alla sua classe, senza dire parola prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf.

Dopo, chiede agli studenti se il barattolo è pieno.
Gli studenti sono d’accordo e dicono di si.

Così il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese. Le palline di vetro riempiono gli spazi vuoti tra le palle da golf. Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo di si.

Poi il professore prende un sacchetto di sabbia e la versa dentro il barattolo.

Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno. Questa volta gli studenti rispondono con un si unanime.

Il professore, velocemente, aggiunge due tazze di caffè al contenuto del barattolo ed effettivamente, riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia. Gli studenti si mettono a ridere in questa occasione.

Quando la risata finisce il professore dice : “Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita. Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici,l’amore; le cose che ci appassionano.

Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restasse solo quello, le nostre vite sarebbero ancora piene. Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc.

La sabbia è tutto il resto: le piccole cose. Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro ne per le palle da golf. La stessa cosa succede con la vita.

Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti.

Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con i tuoi figli, prenditi il tempo per andare dal medico, fai tutto quello che ti senti di fare, pratica il tuo sport o hobby preferito. Ci sarà  sempre tempo per pulire casa, per riparare la chiavetta dell’acqua.

Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano. Il resto è solo sabbia.”

Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenta il caffè.

Il professore sorride e dice: “Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E’ solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la tua vita, c’è sempre posto per un paio di tazze di caffè con un amico.”

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