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Beppe Grillo: prove tecniche di candidatura

Il progetto ‘politico’ di Beppe Grillo viene a  galla.
Mi spiace per quanti abbiano realmente creduto nelle iniziative del comic-blogger più seguito d’Italia, ma questa volta vi ha fregato [1]davvero!

Già in passato ci ha abituato a cambi di pensiero (lo ricordate quando sfasciava il Computer in TV e andava contro il progresso tecnologico.. dove sarebbe oggi senza la rete?) e probabilmente anche questa volta non manterrà la promessa di non candidarsi [2].

Nel Suo blog [3] (e nei rimbalzi presi dalla stampa [4]) si legge:

Le liste che aderiranno ai requisiti che pubblicherò sul blog tra qualche giorno avranno la certificazione di trasparenza “beppegrillo.it”. Tra i requisiti ci saranno, ad esempio, il non essere iscritti a partiti ed essere incensurati.
Le liste potranno comunque chiamarsi come gli pare ed essere autonome nella loro azione. Ci potranno anche essere più liste in una stessa città.
Le liste certificate saranno pubblicizzate dal blog e messe in condizione di scambiarsi informazioni e esperienze attraverso una piattaforma comune on-line che sarà messa a disposizione, sempre attraverso il blog.
Io non parteciperò a nessuna manifestazione nei prossimi mesi. Non sto promuovendo la presentazione di nessuna lista civica, né locale, né nazionale.”

Grillo come ‘padre’ di un progetto politico organizzato territorialmente e con una sede centrale di coordinamento.  Un partito politico parcellizzato in tante Liste Civiche locali accomunate dalla stesse idee. 
Ma a questo punto un Lista Civica alla Grillo cosa è? Non è una organizzazione assimilabile in tutto e per tutto ad un partito?
“Un partito politico è un’organizzazione di cittadini dello stesso Stato o di Stati diversi, accomunati da una comune visione della politica per ciò che riguarda i principi fondamentali sulla gestione dello Stato e della società civile o su temi specifici, nonché da comuni interessi di natura anche economica riconducibili alla classe sociale di appartenenza dalla maggioranza dei loro sostenitori.” (Da Wikipedia [5])

Se la Sua iniziativa dovesse raggiungere i risultati stimati dai principali istituti di ricerca (dal 1 al 5% di preferenze) sarà difficile che non Grillo non si candidi alle prossime elezioni.

C’è comunque un aspetto positivo in tutto questo e Daniele Luttazzi [6]dal suo blog lo ha ben evidenziato:

Scegli, Beppe! Magari nascesse ufficialmente il tuo partito! I tuoi spettacoli diventerebbero a tutti gli effetti dei comizi politici e nessuno dei tuoi fan dovrebbe più pagare il biglietto d’ingresso. Oooops!

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2 Comments (Open | Close)

2 Comments To "Beppe Grillo: prove tecniche di candidatura"

#1 Comment By Claudio On 22 Settembre 2007 @ 19:33

Beppe Grillo non ha mai avuto intenzione di candidarsi direttamente, nè potrebbe in alcun modo farlo.
E’ spiegato qui:
[13]

Ciao

#2 Comment By Andrea On 22 Settembre 2007 @ 21:16

Ciao Claudio!
Grazie della segnalazione. Mi piace sempre leggere e ascoltare pareri e ‘intuizioni’ diverse dalle mie.

Non ho avuto mai modo di leggere la proposta di legge popolare nella sua interezza (ma esiste?) e comunque sono un garantista.
Esistono reati e reati così come esistono condanne e condanne.
Non mi piace mai quando si fa di tutta l’erba un fascio.