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WiFi gratuito nelle citta’ : chi paga? (ma è importante?)

Assoprovider ha lanciato questo CS [1] ponendo la questione sulle risorse finanziarie impiegate dalla PA per garantire l’accesso gratuito alla rete a tutti i cittadini.
Naturalmente Assoprovider svolge la propria parte e difende gli interessi dei propri associati e non può quindi  che essere contraria a qualsiasi iniziativa volta a diminuire il valore del mercato delle connessioni.

Ho sempre considerato l’accesso ad Internet un diritto  dei cittadini al pari del diritto al lavoro, del diritto alla salute o del diritto all’istruzione (solo per citare i primi che mi vengono in mente…)

Di più, la comunicazione moderna è cambiata e sistemi quali email e istant messaging sono nulla di più che corrispondenza.
Internet è comunicazione e ogni forma di comunicazione deve essere libera, segreta e inviolabile. (Art.15 Costituzione [2])

Lo scorso 3 Luglio ho partecipato come ospite all’inaugurazione del progetto cittadinanza digitale [3] di Venezia (WiFi gratuito per i veneziani).
Il Vicesindaco Vianello [4], alla domanda postagli da più giornalisti circa la copertura finanziaria del progetto,  ha dato una risposta che mi è piaciuta molto:

Internet non è un lusso, è un nuovo grande diritto.
Chi avrebbe messo in discussione in passato la costruzione di un asilo o di una scuola elementare e chiesto come una amministrazione pubblica potesse rientrare da un investimento di questo tipo?
Bene, oggi la rete ha lo stesso valore.

Vianello [5] ha detto molto di più facendo capire i veri obiettivi di Venezia [6] che non si limitano a garantire il semplice accesso alla rete….

Assoprovider fa bene a sollevare la questione specialmente richiamando l’attenzione sulla possibilità che queste operazioni non diventino “l’ennesima occasione di arricchimento dei soliti noti” .

Sbaglia però quando, provocatoriamente, chiede all’utente finale se “sanno quanto PAGANO indirettamente ed a CHI?”.

E’ perdente ed è facilemente dimostrabile.  Alcuni studi di progetto [7] ci dicono che è stimabile in circa 34,00 euro il costo pro-capite per la realizzazione di una rete wifi cittadina. Lo stesso comune di Venezia conferma questo dato:10 Milioni investiti, 270.000 residenti.
Il cittadino ‘digitale’ pagherebbe (indirettamente) meno di 2 mesi di connessione ad un operatore privato.
– Inoltre, nel caso di Venezia, il comune è proprietario dei 10.ooo Km di fibra ottica stesa con i vantaggi che questo comporta.-

Sbaglia anche quando afferma che questi investimenti in infrastrutture “oltretutto avvantaggiano solo alcuni cittadini, quelli dotati dei mezzi per utilizzare Internet solo dove presente la copertura WiFi e indipendentemente dalla loro capacità economica”.
Il cittadino per accedere ai servizi ‘a pagamento’ è necessario sia dotato dei mezzi per utilizzare internet ed è necessario che disponga anche di una certa capacità economica annua.

A mio parere il cittadino non dovrebbe pagare nulla (ne direttamente ne indirettamente) per accedere, semmai dovrebbero essere proprio gli operatori (magari attraverso un superpartes come Assoprovider) a farsi promotori di queste iniziative collaborando con la PA al fine di creare infrastrutture “intermedie” (wholesale) utilizzabili da qualsiasi operatore alle medesime condizioni economiche  e dando in cambio alla PA servizi ad alto valore aggiunto e ai cittadini l’accesso gratuito.

Assoprovider dovrebbe preoccuparsi di capire come sviluppare nuovi modelli di business che trovano nell’erogazione dei contenuti (e non nell’accesso agli stessi) il profitto d’impresa.

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3 Comments (Open | Close)

3 Comments To "WiFi gratuito nelle citta’ : chi paga? (ma è importante?)"

#1 Comment By sostariffe On 11 Luglio 2009 @ 18:13

In relazione ai costi:

E’ perdente ed è facilmente dimostrabile. Alcuni studi di progetto ci dicono che è stimabile in circa 34,00 euro il costo pro-capite per la realizzazione di una rete wifi cittadina. Lo stesso comune di Venezia conferma questo dato:10 Milioni investiti, 270.000 residenti.

Il problema è che in questi costi non c’è il costo della banda, questa è solo l’infrastruttura! Stiamo indagando per avere un quadro completo 🙂

#2 Comment By Andrea On 11 Luglio 2009 @ 20:12

E’ vero così come è vero che l’investimento dell’infrastruttura è una tantum e i costi di mantenimento e di ordinaria manutenzione saranno decisamente inferiori.
34 Euro pro-capite sono i costi d’avvio, successivamente saranno pari a 0.

Informiamoci sul costo della banda (quanta in totale? quanta destinata al wifi gratuito? quanto spenderebbe cmq l’amministrazione per essere cablata etc) così avremo un costo certo e completo per singolo cittadino. Magari potremo fare anche delle valutazioni spalmando l’investimento iniziale in 5 o 10 anni 😉

#3 Comment By sostariffe On 11 Luglio 2009 @ 23:29

si esatto, a valutazione completa ci riaggiorniamo e tracciamo un quadro completo